Immagina di svegliarti presto una mattina d’estate: tutti dormono, gli uccellini cinguettano e tu hai il tempo di fare colazione e berti un caffè in giardino, godendoti l’aria ancora fresca del mattino.

Oppure immagina di tornare a casa dopo una settimana di lavoro trascorsa in compagnia dell’aria condizionata e di poterti finalmente godere il fresco delle sere d’estate: stappi una birra o una bottiglia di vino e ti concedi un momento di relax all’aperto. Magari crei l’atmosfera giusta con una bella lampada senza fili.

Di certo, la pergola bioclimatica è la soluzione più tecnologica. Ma esistono altre strutture, come la tettoia, il gazebo o il giardino d’inverno, altrettanto belle e funzionali, di cui vi parlerò in questo articolo. E se vi state già chiedendo se servono permessi per costruire una pergola o qualsiasi altra di queste costruzioni, troverete le risposte.

La pergola bioclimatica è la soluzione più diffusa e tecnologica, come abbiamo detto, ma esistono molte altre strutture che si possono costruire: la tettoia, il pergolato, il gazebo o il giardino d’inverno, per fare alcuni esempi. Alcune di queste strutture, se rispettano determinati canoni, non richiedono nemmeno il permesso a costruire.

Esistono poi delle soluzioni ancora più semplici, come l’ombrellone, le vele o le classiche tende avvolgibili, e se si opta per dei modelli di design si ottengono degli ottimi risultati.

Nei prossimi paragrafi vi parlerò nel dettaglio del primo gruppo di proposte: la tettoia, il pergolato, il gazebo e il giardino d’inverno.

La tettoia è una struttura aderente alla casa, solida e ancorata al terreno, con dei lati aperti.

A differenza della pergola, la copertura di una tettoia è fissa e, di solito, si tratta delle classiche tegole.

Il fatto che abbia una copertura fissa è cruciale perché la rende una nuova stanza che si unisce alla casa: ne aumenta la volumetria.

Il fatto che la tettoia sia adiacente alla casa e ne aumenti la volumetria, fa sì che, per costruirne una di nuova, sia necessaria una pratica edilizia: un permesso a costruire o una scia alternativa al permesso a costruire.

Inoltre, soprattutto se ci sono più lati chiusi, potrebbe essere necessaria una variazione catastale.

La pergola è l’alternativa alla tettoia: è adiacente alla casa e si può rimuovere facilmente. Soprattutto, non ha una copertura fissa. Quella che si usa più di frequente è la copertura con delle travi in legno, che coprono lo spazio sottostante in modo parziale, lasciando intravedere il cielo.

La pergola, infatti, serve per ombreggiare grazie a tende decorative o piante rampicanti, che crescono sulla struttura e la rendono particolarmente suggestiva.

Con il tempo il concetto di pergola si è evoluto: si sono aggiunti nuovi materiali per costruirla, nuove tecnologie per coprirla, che l’hanno resa molto più moderna. Oggi le pergole si costruiscono in alluminio e le coperture sono a lamelle orientabili: si possono orientare in base alla luce del sole o chiudere del tutto per mantenere riparato lo spazio sottostante.

Inoltre, si usa chiudere i lati aperti delle pergole con delle vetrate o delle tende a rullo.

Vi potrà essere capitato di sentire parlare anche di pergotenda: è un nome che viene dato a questo tipo di struttura, soprattutto quando la copertura è fatta con tende impacchettabili.

E la pergola bioclimatica? È qualcosa di ancora diverso, ma ve lo spiegherò fra qualche paragrafo.

La pergola non è ancorata alla casa o al terreno e ha copertura parziale o il tetto amovibile: si tratta, quindi, di edilizia libera. La pergola non aumenta la volumetria della casa, quindi non rende necessaria alcuna pratica in comune.

Sappiate però che, vista l’ampia diffusione degli ultimi anni, i comuni hanno creato degli articoli del regolamento edilizio ad hoc. Quindi, per dormire sonni tranquilli, è sempre meglio controllare la regolamentazione del proprio comune. Se avete dubbi su come fare, anche in questo caso l’architetto (per esempio, io) vi può aiutare

Il gazebo è una pergola spostata in uno spazio libero, come nel mezzo del giardino, lontano dalle pareti della casa. La copertura del gazebo può essere costituita da travi in legno, teli o può avere un grigliato su cui crescono piante rampicanti, come gelsomini e glicine.

I lati del gazebo sono tutti aperti e di solito si abbelliscono con delle tenda, come spesso si fa anche nelle tettoie.

Se vi state chiedendo se servono permessi per costruire un gazebo in giardino, la risposta è: dipende.

In generale, in quanto elemento singolo che non si appoggia alle pareti di casa, c’è una misura entro cui non serve dichiarare. Questo, anche se il gazebo ha copertura fissa.

In genere la dimensione massima entro cui non serve dichiarare un gazebo è di 3 x 3 m totali. La misura si intende sempre come complessiva, nel caso in cui esistano più strutture; per esempio la casetta degli attrezzi e il gazebo. In questo caso casetta e gazebo devono misurare assieme non più di 3 x 3 m.

Tuttavia, ogni comune stabilisce in modo autonomo le dimensioni massime ed è sempre meglio confrontare con il regolamento edilizio.

Anche in questo caso, è compito del tecnico darvi la risposta corretta per la dimensione massima per costruire un gazebo in giardino.

Eccola. Immancabile. La pergola bioclimatica è una pergola moderna, chiusa su tutti i lati, che può essere riscaldata. In sostanza, crea un ambiente che si autoriscalda o autoprotegge dal sole. Può essere addossata alla casa, oppure installata in mezzo al giardino.

Negli ultimi anni è diventata molto in voga perché permette di migliorare l’efficienza della casa e favorisce il risparmio energetico. Il che significa risparmio economico, sia nella bolletta che nell’acquisto del prodotto (una caratteristica da sottolineare, visto che comunque sono strutture che hanno un certo costo). Tuttavia, questa è una condizione valida solo nel caso in cui la pergola sia addossata alla casa. Come è ovvio, una pergola bioclimatica in mezzo al giardino non ha alcun effetto sulla classificazione energetica dell’edificio principale e non dà accesso alle detrazioni fiscali.

Proprio perché molto in voga, anche la costruzione delle pergole bioclimatiche è stata regolamentata negli ultimi anni. Ci sono stati così tanti cambiamenti che, come sempre, suggerisco di verificare le disposizioni di ogni comune. Inoltre, è importante verificare la compatibilità con le agevolazioni fiscali, per essere certi di poter accedere al risparmio nell’acquisto. Come sempre, posso farlo io per voi.

Molti lo conoscono anche come “orangerie” perché crea un microclima simile a quello di una serra; si tratta del giardino d’inverno, che ha una struttura interamente fatta di metallo e vetro. È un’invenzione di epoca moderna, divenuta possibile quando sono state scoperte le costruzioni metalliche prefabbricate.

Queste costruzioni sono in voga anche ora, sia autonome dagli edifici che addossate a una casa.

L’effetto può essere molto classico, stile liberty oppure estremamente moderno: dipende dal tipo di profili che si vogliono usare.

In questo caso, proprio come la tettoia che è un organismo coperto, fisso e chiuso anche ai lati, anche il giardino d’inverno produce volumetria ed è una vera e propria nuova stanza. Serve perciò un permesso a costruire o una scia alternativa al permesso a costruire.

Ora che sapete che le pergole bioclimatiche sono solo una piccola parte delle soluzioni per il giardino e che i permessi per costruire sono più semplici da richiedere se verificati o gestiti da un tecnico, se volete maggiori informazioni vi invito a compilare il form qui sotto. Potremo parlarne e valutare una soluzione personalizzata per il vostro giardino.

Immagini di ispirazione provenienti dai siti web dei produttori, tra cui Corradi, Kettal, Ke Italia, Officna dei Giardini, Pratic, Unopiù, Unosider.